Il lavoro del genitore è il più difficile del mondo. Non è solo un detto, visto che la realtà di tutti i giorni è lì a dimostrarlo.
Ci sono delle situazioni in cui la paziente di un genitore viene messa duramente alla prova. Esattamente come nel caso in cui i bambini siano particolarmente nervosi e c’è la necessità di calmarli.
Ecco, capita piuttosto di frequente di vedere un bambino lamentarsi, piangere, arrabbiarsi o fare i capricci. Non capita così spesso di vedere genitori in grado di calmarli.
Anche la stanchezza tante volte può rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso. E da lì in poi, chi li sente più? Ecco alcune utilissime frasi che aiutano a calmare i bambini arrabbiati.
Volete calmare i bambini arrabbiati? Ecco come fare grazie alle parole
Ci sono varie domande che gli esperti suggeriscono di usare nel momento in cui i bambini sono particolarmente nervosi oppure sono arrabbiati. Lo scopo è quello di riportarli ad uno stato di calma e serenità.
In questo modo, quindi, il genitore, può riprendere in mano anche la situazione. Nel momento in cui un bambino comincia a lanciare per aria oggetti vari e giocattoli, c’è una frase che si adatta molto bene al contesto. “Quando lanci i giocattoli, penso che non ti piaccia giocarci. È vero?” Meglio evitare la solita frase per cui i bambini grandi non tengono certi comportamenti.
È meglio invece sottolineare come anche adulti e bambini grandi possono provare rabbia o nervosismo. È importante far capire al bene, però, che tutto passa.
Nel momento in cui il bambino comincia ad usare le mani contro un qualcuno o a colpire con oggetti è bene intervenire. “Va bene essere nervosi o arrabbiati, ma non devi assolutamente alzare le mani oppure colpire qualcuno.
Tutti devono sentirsi al sicuro”. È una frase che serve a far capire ai bambini che non sbagliano a provare una certa emozione, ma è la reazione che è scorretta.
Bambini nervosi o agitati? Ecco come riprendere in mano la situazione
Se vostro figlio si trova in difficoltà dato che non riesce a compiere una determinata azione, è bene incoraggiarlo. “È una cosa difficile da fare?” Cerchiamo di trovare insieme una soluzione”.
Dare ultimatum non serve a molto, ma è sempre meglio prenderli in un angolo, parlargli e capire cosa c’è che non va.
I vostri figli non vogliono fare le azioni quotidiane dedicate alla propria igiene? Allora usate la formula del gioco ed evitate gli ordini. E quando non vogliono mangiare? Anche in questo caso è meglio provare a coinvolgerli, chiedendo magari consigli su qualche idea per rendere il cibo ancora più gustoso.